EOS Implant

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Il sistema Implantoprotesico

EOS IMPLANT è il sistema implantare nato per soddisfare contemporaneamente le esigenze cliniche degli odontoiatri e le esigenze tecniche degli odontotecnici, attraverso un disegno implantare unico, adatto alle molteplici esigenze anatomo-chirurgiche, per soluzioni protestiche diversificate.

I nostri principi cardine

Più sicurezza

L’impianto conico, grazie alla sua forma anatomica, garantisce maggiore stabilità primaria, maggiore rispetto del sito implantare e maggiore versatilità di utilizzo, garantendo i più elevati livelli di sicurezza in tutte le fasi del trattamento.

Ogni componente è realizzato nel rispetto dei più alti standard qualitativi per assicurare precisione e funzionalità.

Più semplicità

Dal pratico blister sterile si estrae comodamente l’impianto e lo si governa fino al suo inserimento nel sito, riducendo al minimo il rischio di contaminazione ed evitando accidentali cadute durante inutili passaggi tra blister e mounter.

La connessione, conica e trilobata, rende sicuro ed immediato il collegamento e l’attacco di tutti i componenti utilizzati per la realizzazione implanto-protesica.

Più efficienza: la connessione protesica

La particolarità più evidente del nuovo impianto è la connessione implanto-protesica.

Alle già collaudate connessioni con accoppiamento cono-conico e disegno a platform-switching, si è aggiunta la guida trilobata.
Quest’ultima assicura una più semplice esecuzione delle manovre implanto-protesiche, garantendo una rapida stabilità ed assicurando anche una migliore resistenza ai carichi masticatori.

L’impianto

I Materiali

L’impianto EOS è realizzato in lega di titanio, fornito da aziende qualificate e certificate, conformi agli standard internazionali di riferimento per il titanio utilizzabile in implantologia. Questo metallo ha la proprietà di essere biocompatibile, per cui risulta fisiologicamente inerte ed allo stesso tempo meccanicamente resistente.Tutti i materiali utilizzati sono di alta qualità e conformi alle normative vigenti.Gli impianti, una volta puliti e decontaminati, sono sterilizzati con i raggi Gamma direttamente nel pratico blister sterile.

Trattamento Superficiale

La doppia superficie dell’impianto EOS garantisce eccellenti prestazioni cliniche di osteointegrazione.
Infatti il collo machined dell’impianto aiuta la prevenzione di perimplantiti durante il processo di guarigione.Il trattamento SLA (Sandblasted Large-grid and Acid-etched) a livello del corpo consente un’osteointegrazione più rapida, che, coadiuvata dalla stabilità primaria data dalla svasatura del collo, accelera i tempi di guarigione ed aumenta le percentuali di successo.Il trattamento SLA è il più utilizzato nel mercato, a testimonianza dell’affidabilità nel processo di osteointegrazione.

Di seguito sono illustrati i risultati delle analisi della rugosità superficiale effettuate dalla CNR IMAMOTER sugli impianti EOS.

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“Il valor medio del parametro Sa è 1,35 mm, con una deviazione standard pari a 0,44. I dati di letteratura riportano valori di Sa pari a 1,5, 1,75 e 1,78 mm per gli impianti Straumann (Old batch, SLActive e SLA new batch rispettivamente). La rugosità media della superficie del presente impianto è dunque inferiore rispetto a quella delle superfici dei materiali prodotti da Straumann, sulla base di quanto riportato nell’articolo Ann Wenneberg, Tomas Albrektsson, The International Journal of Oral & Maxillofacial Implants 25 (2010) 63-74.”

Design Implantare

L’impianto EOS ha forma conica: analizziamo le tre parti che lo caratterizzano.

Il terzo apicale

apicalUn impianto conico filettato offre un vantaggio chirurgico, quello della maggiore facilità di inserzione, poiché lo si può introdurre facilmente fino a circa metà della preparazione del sito.
Gli svantaggi, invece, sono dati da una minore area di superficie e, poiché il diametro del corpo diminuisce, le spire diventano meno profonde, e si potrebbe ridurre la ritenzione primaria.
Per questo motivo si è deciso di agire su una modifica delle angolazioni delle spire tra il terzo medio ed il terzo apicale così da ridurre il “thread helix angle”.

Il terzo medio

dettaglio.viteLa conseguenza biomeccanica di un impianto conico è che la maggior parte dello stress sull’interfaccia osso-impianto nell’osso da D1 fino a D3 si trova nei 5-9 mm più crestali dell’impianto, quindi il disegno del corpo implantare nei 9mm coronali è il più importante per distribuire gli stress occlusali.

Studi scientifici ad elementi finiti indicano il passo 0,8 e la spira a Vshape come forma migliore per ottenere la stabilità primaria negli impianti cilindrici; la zona di osso più sensibile alla differenza del passo della filettatura è quella midollare rispetto a quella corticale.
Di conseguenza questo tipo di disegno è la migliore protezione verso sollecitazioni di tipo assiale, con aumento della stabilità ai carichi orizzontali.

Modulo Crestale

dattagliovite2La realizzazione di un collare cervicale machined è stata pensata per migliorare la prevenzione di perimplantiti; allo stesso modo, la svasatura coronale è stata pensata per migliorare le performances meccaniche:

  • tra moncone-impianto (connessione);
  • tra impianto ed osso.

La presenza di micro filettature a livello del colletto dell’impianto, associate ad un disegno di tipo conico, favoriscono una dispersione più omogenea delle forze occlusali e stimolano l’osso in maniera tale che non si riassorba.

Connessione

Connessione

La connessione conica e trilobata è: semplice, sicura, immediata.
Infatti tale connessione garantisce una più semplice esecuzione delle manovre implanto-protesiche.
Unitamente alla sicurezza ed all’immediatezza del collegamento la sistematica prevede una linea protesica unica cioè valida per i diversi diametri implantari.

Il Packaging

Il blister pratico e sterile consente di ottimizzare i tempi e la sicurezza della procedura chirurgica.

L’impianto viene estratto comodamente e può essere direttamente inserito del sito anatomico precedentemente preparato, riducendo al minimo il rischio di contaminazioni e di accidentali cadute durante inutili passaggi tra blister e mounter.

Le frese e le componenti protesiche sono fornite in confezioni composte da blister e astuccio.

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Le Certificazioni

L’impianto gode delle certificazioni di conformità CE dei dispositivi medici alla Direttiva 93/42/CEE e successive modifiche.

Il Kit chirurgico

Semplice, essenziale e lineare, così come il nostro protocollo chirurgico.
Una guida pratica che rende più efficienti i passaggi da seguire durante gli interventi.

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Responsabile Scientifico

Dott. Milillo Lucio

medicoNato a Bari il 13/03/1965 consegue il diploma da odontotecnico nel 1984 e comincia la sua formazione partecipando a corsi di specializzazione presso la sede Ivoclar di Natuno (BZ).

Laureato a Bari in Odontoiatria e protesi dentaria con 110/110 e lode.

Riceve la sua formazione in patologia orale dal Prof. Rosario Serpico (corsi universitari di perfezionamento di I e II livello – Bari).

Riceve la sua formazione in implantologia e implantologia avanzata dal Prof. Matteo Chiapasco (corso di dissezione – Vienna), e dal Prof. Maurizio Franco (corso di sala operatoria di chirurgia implantare avanzato – Castelfranco Veneto).

Riceve la sua formazione in parodontologia e gestione dei tessuti perimplantari dal Dott. Stefano Parma Benfenati (corsi annuali di parodontologia – Bari).

Frequenta tra il 2002-04 il dottorato di ricerca in Stomatognatodonzia Internazionale Multicentrico PhD in Clinical Dentistry, presso l’Università degli Studi di Bari e L’Eastman Dental Institute (Università partner), conseguendo il titolo di Dottore di Ricerca il 04/05/2005.

Nell’ A.A. 2004-05 gli viene affidato, in qualità di Professore a Contratto l’insegnamento in “Tecnologie Protesiche e di Laboratorio” nel C. di L. in Odontoiatria dell’Università di Bari, dall’ A.A. 2007-08, al 2009-10 l’insegnamento di Protesi 1 nel C. di L. in Odontoiatria dell’Università di Foggia, svolgendo anche la didattica integrativa all’interno del corso di Protesi 2.

Dall’ A.A. 2007-08 al 2013-14 è docente nei corsi di perfezionamento in “Endodonzia”, “Perfezionamento Internazionale in Implantologia” e “Master Universitario in Chirurgia Orale” presso l’Università degli Studi di Foggia.

Nell’ A.A. 2010-11 è docente al corso di perfezionamento post-laurea in “Moderne tecniche in implantologia e loro applicazioni cliniche” presso la Facoltà di Medicina e Chiururgia Dipartimento di Sanità Pubblica sezione di Odontostomatologia Università degli Studi di Firenze.

Nell’ A.A. 2011-12 è docente al corso di aggiornamento teorico-pratico di implantologia presso il Dipartimento di Scienze Orali, Nano e Biotecnologiche dell’Università di Chieti-Pescara.

È autore di 40 lavori scientifici tra pubblicazioni scientifiche su riviste nazionali ed internazionali e comunicazioni a congressi.

È stato coautore del testo: “Compendio di implantologia base” – Griffin srl -2013 Carimate (CO).

Ha organizzato, in qualità di relatore e tutor, diversi corsi accreditati di implantologia.

Svolge la libera professione a Bari con particolare riguardo alla implanto-protesi.